Rising Phoenix

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Elle¬
view post Posted on 13/6/2012, 19:05




L'odore della salsedine misto a quello dello zolfo è la prima cosa che avverti chiaramente quando, aprendo gli occhi, ti ritrovi a fissare un cielo azzurro, limpido e sgombro dalle nuvole. Inizialmente, sei spaesato, non hai la minima idea di dove ti trovi nè come ci sei arrivato...poi, lentamente, cominci a ricordare: l'incendio, la donna, i black saints. Ti rendi conto di essere arrivato su un'isoletta sperduta: davanti a te, il mare si stende sconfinato, interrotto solo dalla sagoma indistinta di un'altra isola, notevolmente più grande di quella dove ti trovi ma troppo distante per pensare di poterla raggiungere a nuoto; alle tue spalle un vulcano di medie dimensioni fa capolino tra una discreta macchia verde mentre un caldo torrido fa da cornice alla scena...ma di Black Centaurus, nessuna traccia...per ora. Che si fa, dunque?

Ok, si comincia xD Come traccia mi sembra abbastanza chiara, arrivi su quella che non sai ancora essere una delle isole dell'arcipelago nero e sembri essere (ndr: SEI) l'unico essere umano in circolazione. Per questo primo post hai completa libertà di azione, occhio all'interpretazione del pg e se non capisci qualcosa sai dove trovarmi xD


Edited by Elle¬ - 13/6/2012, 21:47
 
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view post Posted on 13/6/2012, 23:09

Hiso Byaku Renge

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Pian piano il mondo attorno ad Ahmir incominciò a riprendere forma. Un mondo che sembrava essere decisamente differente da quello che ricordava l'ultima volta che la sua mente era stata in grado di registrare dei ricordi senzienti. Ok, sembrava che fosse su un'isola ed effettivamente proprio su un'isola si trovava nei suoi ultimi ricordi, ma...c'era solamente il piccolissimo particolare che tutt'attorno vi fosse un po' troppa acqua per pensare che quello fosse "semplicemente" il fiume Nilo. O forse non era stato tanto il volume d'acqua a farlo giungere a quella conclusione, quanto piuttosto il fatto che se si fosse trattato dell'inquinatissimo fiume più lungo del mondo, le sue acque non sarebbero certo state così limpidamente azzurre?
No, non era decisamente il momento di lanciarsi in dissertazioni ecologiche. Nonostante il fastidioso mal di testa che lo pervadeva, Ahmir si rialzò cercando di rimettere in ordine i ricordi: il plotone d'esecuzione, le autocombustioni, la rocambolesca fuga, Giuba in fiamme, la traversata del Nilo...e infine quella donna. Il suo discorso, la sua proposta, la propria risposta...e poi nulla. Non riusciva davvero a ricordare qualcosa oltre quel momento. Che la donna l'avesse semplicemente raggirato, drogandolo in qualche modo? E con che scopo, visto che in tasca non aveva una singola sterlina sudsudanese? Di certo i suoi boia non gli avevano lasciato il tempo di prendere il portafogli, prelevandolo dal suo rifugio...
No, ripensandoci non aveva senso. Se la donna fosse stata una ciarlatana, come si sarebbero spiegati tutti quei fenomeni di autocombustione, di cui l'ultimo avvenuto sotto ai suoi occhi? Suo malgrado si convinse che probabilmente la donna doveva averlo stordito e averlo lasciato in quel posto per qualche ragione. Sorrise, stranamente compiaciuto: se era la sua facoltà di adattamento che voleva mettere alla prova, non sarebbe certo stata delusa da un guerrigliero abituato a rischiare la propria vita nei posti più inospitali del pianeta! Del tutto incoscientemente, si mise ad urlare con fare allegrotto, quasi fosse ubriaco:
- Ehy, tu! So che probabilmente mi stai osservando nascosta da qualche parte! Beh, se pensi che questo sia divertente...sappi che lo è, e pure parecchio! -
Riconsiderò la sua posizione. Sembrava proprio essere su un'isola in mezzo al mare, a giudicare dall'estensione delle acque e dall'altra isola sull'orizzonte. Ma precisamente...di CHE mare si stava parlando? Conosceva il Mar Rosso, aveva avuto occasione un paio di volte di stazionare sulle coste dell'Oceano Indiano, ma sfortunatamente le cognizioni geografiche di Ahmir erano ottime solo per la zona del Corno d'Africa, ignorando completamente il resto del mondo. Tuttavia, a giudicare dal clima, la latitudine del luogo doveva essere pressoché simile a quella delle sue terre.
Non gli restava che esplorare il loco. Si guardò attorno, con cautela. Per ora meglio evitare la macchia verde e le sue possibili insidie. Elaborò un piano molto semplice: avrebbe esplorato l'isola con un movimento a spirale, dapprima costeggiandone le coste e poi addentrandosi prudentemente più all'interno con una traiettoria concentrica alla prima, alla ricerca di qualcosa (o qualcuno) di interessante. Se l'isola fosse risultata disabitata come sembrava, avrebbe cercato di raggiungere la successiva a nuoto, anche se ad occhio e croce avrebbero potuto volerci parecchie ore. Ma dopotutto dubitava che la tipa si fosse presa la briga di salvarlo da sicura morte e incendiare la capitale del Sudan del Sud semplicemente per la soddisfazione di vederlo morire di stenti in quell'isoletta del cavolo...
Probabilmente qualcosa di interessante sarebbe alla fine successo. E Ahmir, elettrizzato, non vedeva l'ora di sapere cosa.
 
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Elle¬
view post Posted on 14/6/2012, 13:50




Giro giro tondo, casca il mondo...

Dopo essere giunto nella parte più interna dell'isola, una volce cantilenante e beffarda risuona alle tue spalle. Voltandoti però, non vedi nessuno: l'unica cosa che percepisci chiaramente è un leggero spostamento d'aria e, quando ti volti, ti rotrovi la donna a mezzo centimetro scarso da te. Per la prima volta la osservi e noti che sembra un essere umano come tutti gli altri...ad eccezion fatta per lo strano luccichio che ha negli occhi.

Regola numero uno, questo non è un divertente giochino come credi tu...e avrai modo di accorgertene ben presto ♥

Un tono mellifluo e palesemente falso, quello usato da Black Centaurus, mentre di da' un leggero e quasi amorevole buffetto sulla guancia.

Immagino che tu abbia da pormi parecchie domande...perciò falle adesso o mai più ♥ In caso contrario...

In caso contrario? Non sai che cosa ti potrebbe accadere ma ti conviene stare all'erta: Black Centaurus ha tutta l'aria di avere in mente qualcosa di estremamente divertente...almeno per lei.

Reagisci all'"apparizione" della black, se hai domande da farle fagliele pure e, in base alla conclusione del prossimo post, si comincia l'add vero e proprio :3


Ahmir, ti presento Black Centaurus ù.ù

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view post Posted on 14/6/2012, 14:29

Hiso Byaku Renge

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E io che pensavo di aver fatto un PG tamarro X°D


Ahmir, voltatosi e scorta la donna a pochi centimetri da lui, inizialmente trasalì. Era abituato a stare sempre all'erta, con i cinque sensi sensibili ad ogni minimo cambiamento, e pertanto l'essere preso di sorpresa in quel modo lo irritava terribilmente. Si sentiva ferito nell'orgoglio, non tanto perché a sorprenderlo era stata una donna (l'influenza di Lilith su di lui era stata forte abbastanza da cancellargli ogni residuo maschilismo inculcatogli dal padre) ma proprio per il fatto di sorprenderlo in sé. Subito dopo sul suo volto spuntò un'espressione abbastanza contrita, che avrebbe potuto essere scambiata per paura ma che in realtà era semplicemente invidia: possibile che si potesse essere così veloci, così potenti? Se già si divertiva nella guerra tradizionale fatta di armi da fuoco, da taglio e da lancio, che vette di inimmaginabile goduria avrebbe mai potuto toccare con un simile potere fra le sue mani? Il pensiero gli diede una leggera vertigine. In preda a questa vertigine, Ahmir indietreggiò di qualche passo, apparentemente sempre più impaurito. A fermare la sua retromarcia fu solo il tronco di un albero vicino, contro il quale la sua schiena sbattè leggermente.
E poi...si mise a ridere. Una risata forte, di gusto, totalmente fuori luogo in quel momento. Che la calura gli stesse dando al cervello?
- Ah, davvero? Non è un divertente giochino? Perché mai non dovrebbe esserlo? Cosa ho da perdere? La vita? Sai che novità, visto che tu stessa mi hai salvato da un plotone d'esecuzione! Sofferenze inimmaginabili? Ancora una volta, sai che novità per uno abituato dalla nascita a guardarsi le spalle per evitare che un idiota qualsiasi gli piombi addosso e gli ficchi una sciabola finemente limata sù per lo sfintere! Ahahahahahahahahahah! -
Mentre rideva di gusto, Ahmir si stava poco elegantemente grattando la schiena contro la corteccia dell'albero, con un atteggiamento tipico degli orsi. Scosse la testa e si avvicinò prepotentemente alla donna, ristabilendo il mezzo centimetro di vicinanza. Gli occhi rossi di Ahmir brillavano come rubini sapientemente illuminati in una sala buia:
- Dovessi anche morire in questa isola schifosa e sconosciuta, torturato a morte da una pazza altrettanto sconosciuta, con il mio cadavere lasciato sulla spiaggia a guisa di pasto per le mosche...non sarebbe nulla di già abbondantemente preventivato un milione di volte. Non ho niente da perdere, bella mia. Niente di niente. E anche avessi qualcosa da perdere, sono pronto a metterlo in gioco. Così gira il mondo, ed è una cosa che a me piace, piace terribilmente. -
Alzò le spalle, sorridendo con aria maliziosa:
- Mi hai già spiegato abbastanza in quel di Giuba, io ti ho già risposto e non intendo assolutamente rimangiarmi la parola data. Sarò anche un mercenario, ma finché chi mi paga è il miglior offerente, gli resterò fedele...e la tua offerta è decisamente la migliore che mi sia mai capitata in vita. Dunque sputa il rospo, bellezza: la mia unica domanda è riguardo a ciò che debba fare per conquistarmi quel bel pollastro nero che mi hai mostrato. Qualsiasi altra cosa non ha alcuna importanza, ora come ora. -
 
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Elle¬
view post Posted on 14/6/2012, 15:52




La donna non si schioda di un solo centimetro da dove si trova. L'unica cosa che noti è un cambio di espressione: il luccichio nei suoi occhi non fa altro che accentuarsi alla tua risposta e un sorriso sornione fa capolino sul suo volto.

Che cosa devi fare? Semplice. Devi solo "diventare grande"

Con una rapidità impressionante ti sferra un potente calcio all'altezza dello stomaco.

Regola numero due, la forza di volontà è importante ma non è l'unica cosa che conta nella tua vita ♥

Sono le ultime parole che senti prima di avvertire un qualcosa alla base del collo, molto simile alla puntura di una zanzara, e prima di perdere completamente i sensi. Ti risvegli dopo parecchio tempo, in quella che a prima vista sembra una stanzetta di piccole dimensioni dove un forte odore di chiuso la fa da padrone. Non c'è luce, ad eccezion fatta per una minuscola feritoia posta in mezzo a due porte, una bianca e una nera. Ad un tratto, la voce di lei risuona beffarda nella tua testa.

Alfa e Omega, Inizio e Fine, Luce e Buio...E' soltanto una semplice decisione. Ora sei solo, fa' il tuo gioco, fa' la tua scelta. Ricorda solo che, attualmente, l'obbiettivo non è tanto la cloth quanto un "semplice" test per la sopravvivenza. Non sei in un videogame, dove se fallisci puoi resettare tutto quanto e ripeterlo all'infinito, volendo; sei nel mondo reale, non esiste un tasto di rewind. Sopravvivi e passi al secondo livello; fallisci e la tua mera esistenza finisce insieme a te.

Parole dure, volte a capire veramente quanto sei disposto ad andare oltre. Solo allora noti un tavolino posto sotto la feritoia: su di esso vi sono una lampada ad olio, una pistola e un biglietto con le seguenti parole:

Prendile, coraggio. Ti saranno utili entrambe.


o forse no?


 
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view post Posted on 14/6/2012, 16:45

Hiso Byaku Renge

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Ancora una volta Ahmir venne preso di sorpresa dal calcio della donna, così rapido che non era stato nemmeno in grado di percepirlo. Ancora una volta a farla da padrone era non tanto la rabbia, quanto una netta sensazione di invidia ed impotenza. Avrebbe dovuto diventare grande?Ma di corsa, se questo avesse significato la fine dei frustranti complessi di inferiorità che lo pervadevano da quando aveva conosciuto quella maledetta donna! E questi furono i suoi ultimi pensieri prima dell'inevitabile svenimento...

Rinvenne per la seconda volta in poche ore, stavolta all'interno di quella che a tutti gli effetti sembrava una prigione.
Figata, vuoi vedere che era tutto un sogno e ora mi sono svegliato rinchiuso in una puzzolente prigione di Giuba, in attesa del plotone d'esecuzione?
Quasi come se avesse sentito, la voce suadente della black rimbombò nella sua testa. Una voce che stavolta lo lasciò abbastanza spaesato, e non per il contenuto che aveva trasmesso:
Videogame??? Tasto di rewind??? Ma di che diamine va cianciando questa???
Si sarebbe potuto etichettare come un qui pro quo culturale. Certo, negli ultimi quattro secoli il progresso era andato molto avanti, ma l'Africa centrale era rimasta il fanalino di coda per quanto riguardava lo sviluppo. Forse con quello che gli passavano i vari governi, Bashir Mahal avrebbe potuto assicurare ai suoi tre figli un'esistenza abbastanza agiata...ma il criminale internazionale non era certamente il tipo di padre che viziasse la prole. Insomma, Ahmir non aveva la benché minima idea di cosa fosse un videogame, e nemmeno di cosa significasse l'espressione "tasto di rewind".
Però, a ben pensarci, tutto quel discorso pareva molto simile a quello che Lilith aveva fatto a Rahab, quando quest'ultimo se n'era partito per destinazione ignota senza nulla al seguito. Gli aveva detto che il mondo reale era diverso dalle favole, che un minorato mentale come lui non avrebbe mai potuto sopravvivere in una zona così tumultuosa senza qualcuno che lo assistesse, nonostante la mole gigantesca. Ma Rahab se n'era altamente infischiato, e tutto sommato all'epoca Ahmir aveva condiviso la sua scelta: forse aveva davvero più in comune con il pazzoide che con la fin troppo responsabile sorella. Perché dunque reagire diversamente da come Rahab aveva reagito allora a quelle raccomandazioni?
Quando la donna concluse con il suo "Sopravvivi e passi al secondo livello; fallisci e la tua mera esistenza finisce insieme a te.", Ahmir provocatoriamente pose le mani giunte ed esclamò un'unica parola.
- Amen. -
Sapeva che quell'espressione era tipica dei cristiani del Sudan meridionale. Lui personalmente non aveva mai creduto in alcun dio che non fosse il denaro, a differenza del padre che era rimasto devoto ad Allah fino alla fine dei suoi giorni. Eppure quella donna sembrava davvero in grado di fare cose che i credenti avrebbero definito "divine", ed era per questo che gli era venuto spontaneo tirare fuori l'espressione religiosa significante "e così sia". Anche perché effettivamente non aveva nulla da obiettare, era prontissimo a perdere la vita per accedere a quel potere così sconfinato.
Si avvicinò dunque al tavolo. La lampada avrebbe potuto essere utile, ma...la pistola? Se avesse dovuto affrontare cose, animali o persone del livello di quella donna, sarebbe sicuramente stata piuttosto inutile. Ad ogni modo per sicurezza la esaminò da cima a fondo, sfruttando la sua enorme competenza in materia di armi per vedere se fosse carica, se fosse abilitata a sparare e se non fosse truccata in modo da esplodergli fra le mani. Solo nel caso in cui tutti i controlli del caso fossero risultati positivi, l'avrebbe portata con sé, appesa alla cintura per avere almeno un mano libera.
Si avviò quindi verso le due porte, soffermandosi per qualche istante esattamente nel vertice di un triangolo isoscele la cui base fosse la distanza fra le due porte.
Ordunque...sono nero, vengo dall'Africa Nera, sono qui per un'armatura nera, la mia adorabile aguzzina è un cavaliere nero...la tentazione di scegliere la porta nera è troppa. E proprio per questo scelgo la bianca!
Senza alcuna esitazione, si diresse verso l'uscio pitturato di bianco. Odiava le scelte troppo banali e scontate...
Riguardo alla pistola, il condizionale è proprio per quello: se Ahmir rileva qualche trucco non se la porta dietro, altrimenti sì ^^


Edited by Killer Aiacos - 14/6/2012, 18:21
 
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Elle¬
view post Posted on 14/6/2012, 17:57




La prima cosa che vedi è un corridoio che si snoda davanti a te: le mattonelle del pavimento sono rovinate, così come la sottile patina biancastra che, chissà quanto tempo prima, ricopriva le piastrelle e il muro.

Uuuuh, ma come siamo diffidenti...l'arma da fuoco è perfettamente in ordine, carica e pronta all'uso...per quanto ti possa essere utile, chiaro ♥

Non appena l'ultima sillaba di lei risuona nuovamente nella tua testa, la porta bianca dietro di te si chiude di scatto, impedendoti di fatto di tornare indietro. Non importa se cercherai di sfondarla con tutte le tue forze: non si aprirà nemmeno di un millimetro. Che cosa puoi fare dunque? Beh, è ovvio, andare avanti. Il corridoio è veramente stretto, senza contare lo strano odore che, come nella stanza precedente sembra appestare l'intero spazio: è l'odore di cadaveri in decomposizione, del sangue rappreso...e, se abbassassi la lanterna capiresti il perchè. Il pavimento è costellato di arti mozzati e cadaveri menomati, infestati da mosche e divorati da topi che, quasi infastiditi dalla tua luce, scappano a destra e a manca, facendosi velocemente strada tra diverse ossa sparse a terra e coperte da uno spesso strato di polvere.

Prometto che mi farò perdonare per il disordine, davvero...ma sai, alle mie piccole non piace molto avere ospiti...

Back Centaurus conclude il suo messaggio telepatico con una risata, che non cerca nemmeno minimamente di contenere...ma, la cosa di cui faresti meglio a preoccuparti sono le sue "piccole". Lo scoprirai presto, proseguendo in quel luogo che ha tutta l'aria di essere un ibrido tra un tunnel degli orrori e un mattatoio. Ad un certo punto, infatti, alle tue orecchie giunge il primo rumore che può essere lontanamente riconducibile a un qualcosa di umano.

Buon divertimento...


Nemmeno il tempo di chiederti cosa voglia dire che, quasi dal nulla, appaiono circa una quindicina di figure per nulla rassicuranti, "armate" di oggetti chirurgici estremamente affilati e taglienti. La tua pistola ha a disposizione solo 6 colpi e, sinceramente, le simpatiche donnine non sembrano avere la minima voglia di chiacchierare amorevolmente con te.

Il loro obbiettivo sei tu. Sei in inferiorità numerica, i colpi della pistola non ti bastano, senza contare che ne attireresti altre e basta. Hai due scelte...numero uno: fare di testa tua, lasciandoti sbudellare dalle nurses e morendo con la convinzione di essere un eroe. Oppure c'è la scelta numero due: risveglia il cosmo che c'è sopito in te e usalo per salvarti il culo.

Forse per la prima volta da quando la conosci, il tono di lei è estremamente serio.

Su, cosa aspetti? Le nurses sono impazienti di vivisezionarti...vuoi davvero lasciare loro tutto questo divertimento?

Inutile dire che non riuscirai a risvegliare il cosmo al primissimo tentativo xD Quello che voglio da te ora, è un piccolo duello autogestito. Le Nurses sono a energia bianca, come te, sono armate di bisturi e di altri strumenti chirurgici che bene sicuramente non fanno ù.ù Duello più realistico possibile, dopo 3/4 tentativi andati a vuoto riuscirai nell'intento. Sconfiggi le signorine utilizzando solo cosmo grezzo ^^


Saluta le amiche di Black Centaurus, su xD
Silent-Hill-Nurse-Costume
 
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view post Posted on 15/6/2012, 01:24

Hiso Byaku Renge

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Ciau U___U


A quanto pareva la pistola era perfettamente funzionante. Non sapeva se essere contento o meno di quella notizia: certo, da una parte avere un'arma in più male non gli avrebbe fatto. Dall'altra, il suo istinto in qualche modo gli suggeriva che, se tutto era a posto, ciò significava che avrebbe avuto a che fare con qualcosa contro cui la potenza di fuoco non gli sarebbe poi servita granché.
Non si dispiacque granché della porta che si chiudeva alle sue spalle: non vedeva alcun motivo per rimpiangere la stanzetta fetente che aveva appena lasciato, a maggior ragione visto che aveva portato con sé tutto il portabile. Un odore pungente lo colpì alle narici, un odore che conosceva fin troppo bene: l'odore di morte. Calando la lanterna vide che stava letteralmente camminando su un tappeto di cadaveri in decomposizione. Non si trattava di scene propriamente nuove per lui, abituato ai genocidi e alla pulizia etnica sia in Somalia che nei due Sudan, quindi riuscì a passare oltre con una certa freddezza. In fondo che differenza faceva, finire rosicchiato dai topi laggiù o in qualche catapecchia della periferia di Mogadiscio? Peggio non avrebbe potuto certamente andare. Fu allora che l'adorabile fanciulla si fece viva:
Le mie piccole?
Chissà perché, il primo pensiero di Ahmir andò a qualche tipo di bestia o mostro. Forse quest'ultima definizione era più appropriata a definire la gentaglia che gli si parò davanti. Per un momento la situazione gli fece paura, doveva ammetterlo. Un conto era ritrovarsi sperduto in una giungla sconosciuta, armato fino ai denti contro un numero imprecisato di tizi altrettanto armati fino ai denti. Un altro paio di maniche era essere completamente solo contro quelle...cose...
Si ricompose subito grazie alla secca ingiunzione di Black Centaurus. Probabilmente, per quanto si divertisse a fare l'aguzzina, anche lei sperava che Ahmir passasse la prova: la quantità industriale di cadaveri che infestava il terreno sembrava suggerire che in molti prima di lui l'avessero fallita, e certo l'affascinante fanciulla non avrebbe disegnato trovarsi finalmente di fronte ad un candidato serio. E Ahmir, dal canto suo, aveva tutte le intenzioni di non deluderla e accedere finalmente a quel potere che così insistentemente agognava.
Si strinse dunque le spalle, ritrovando la sua baldanza:
- Beh, per quanto mi alletti la prima opzione...credo che finirò per optare per la seconda. Vediamo di risvegliare questo pigrone di un cosmo, dunque! Ah, giusto per informazione: le pistole non servono solo per far fuoco, bella mia! -
Lanciò teatralmente la pistola in aria, riprendendola al volo in modo da impugnarla dalla parte della canna. Non era sicuramente il caso di attirare altre presenze, come aveva saggiamente suggerito la sua adorabile aguzzina, ma c'era un piccolo particolare che effettivamente poteva non aver previsto: la pistola poteva rivelarsi un'arma notevole anche in mischia, grazie alla relativa facilità di manovrarla rispetto alla mole. Posò dunque a terra la lampada, in modo da avere almeno una mano libera, e si preparò a ricevere la prima nurse.
Questa si avventò su di lui con un balzo felino, puntando il suo bisturi dritto al cuore. Ahmir prontamente intercettò la lama con un il calcio della pistola, approfittandone per far rovinare a terra la tizia con una pronta spazzata delle gambe. Peccato che nel frattempo su di lui si fosse avventata un'altra mostriciattola, che prontamente gli procurò uno squarcio non indifferente al fianco.
Capendo di aver cominciato piuttosto male, Ahmir arretrò di qualche passo. Era stato abbastanza fortunato: il suo giubbotto aveva attutito in parte il taglio del bisturi, che comunque gli aveva procurato una lunga ferita da cui usciva copioso il sangue.
Ok, forse è il caso di fare meno lo sgargiante. Non potrò certo farcela da solo contro quindici di queste...cose, per quanto ad occhio e croce non brillino di acume, se continuo in questo modo!
Provò dunque a concentrarsi, tentando di risvegliare questo stramaledettissimo cosmo. Se non ricordava male, a Giuba la dolcissima fanciulla l'aveva definito l'energia spirituale dentro ogni essere vivente. Forse che avrebbe dovuto mettersi a meditare? Sì, certo, perché Black Centaurus sembrava proprio la tipa da meditazione, e le sue amichette proprio le tipe che glielo avrebbero comodamente concesso!
Metti da parte le corbellerie, Ahmir, non hai tutto il giorno per pensarci!
Forse che quell'energia spirituale fosse semplicemente qualcosa che andava oltre la fisicità? In poche parole, le motivazioni che lo spingevano a combattere? Beh, nel suo caso erano parecchio semplici: invidia, voglia di potere...e soprattutto passione per quel che aveva praticamente sempre fatto. Che bastasse incanalare sapientemente queste emozioni? Tentò di guardare alle tre arpie che si stavano avventando su di lui come a ciò che effettivamente erano, ovvero ostacoli sulla via del potere che tanto bramava. Sentì crescere una sana voglia di distruzione, un gelido odio spassionato nei loro confronti.
Si gettò a capofitto in avanti, verso la nurse centrale. Questa tentò un altro affondo al cuore, che Ahmir parò nuovamente bloccandolo con il calcio della pistola. Il contrattacco dell'ormai ex guerrigliero non si fece attendere, in forma di un bel calcione rotante diretto alla testa dell'arpia. Le altre due ne approfittarono per trafiggerlo. Riuscì a schivare il primo bisturi grazie al movimento discendente del busto conseguente al calcio verso l'altro, mentre il secondo lo beccò al braccio sinistro, incidendo abbastanza profondamente al suo interno.
Possibile che gli fosse sembrato di udire un mugolio di piacere da parte dell'arpia in questione? Trovavano per caso così eccitanti le fibre muscolari del suo braccio?
Il dolore per la ferita rischiò di fargli perdere l'equilibrio, ma alla fine riuscì ad indietreggiare ancora una volta. Era riuscito a colpire la nurse con un calcio in volto, ma non ci aveva guadagnato granché: ora le tizie che lo stavano brandendo erano addirittura cinque. E del famoso cosmo, nemmeno l'ombra.
Il taglio al fianco e quello al braccio sinistro facevano male. Dannatamente male. Si voltò per lanciare un'occhiata alla porta bianca: era vicina, dannazione, presto le arpie lo avrebbero messo all'angolo! Non c'era tempo da perdere.
Si avventò verso la tizia più vicina alla parete di sinistra, in modo da non avere il braccio ferito allo scoperto. A quanto pareva quelle miravano subito al cuore, quindi avrebbe finto di lasciarlo scoperto per poi sorprenderla con una ginocchiata che allontanasse lei e le sue compari, in modo da dargli sufficiente spazio per tentare un attacco cosmico. Quando la tizia fu abbastanza vicina da rendere possibile la ginocchiata, Ahmir spiccò il balzo per tentarla...
...ma c'era qualcosa che non lo convinceva. Per un momento la nurse s'era leccata le labbra soddisfatta, proprio come se si fosse gioiosamente buttato fra le sue fauci. Questo particolare lo spinse a cercare con lo sguardo il bisturi e...mannaggia alla miseria, stava puntando la sua gola!
Gli ci volle una torsione del collo così acuta da sembrare innaturale per consentire all'affilato coltellino medico di sfiorare soltanto il suo prezioso collo, recidendolo di qualche millimetro. Ahmir ne approfittò e afferrò con forza il polso della nurse che reggeva il bisturi, proprio mentre il suo ginocchio impattava violentemente contro il ventre della donna. Anche in questo caso però si trattò di un semplice impatto, questo cosmo non dava proprio l'idea di volersi risvegliare.
La nefasta conseguenza fu che Ahmir cadde a terra, trascinando con sé la bella signorina. I due stavano ancora inscenando una prova di forza, con l'aspirante black che teneva stretto il polso della tipa, ma era chiaro che la cosa non poteva durare in eterno: le altre arpie, golose di una così fin troppo ghiotta occasione capitata loro sotto il naso, erano già pronte a scagliarsi su di lui per dividere definitivamente il suo corpo in quattordici pezzettini, roba da far invidia anche ad Osiride.
Ma Ahmir...beh, proprio non ci teneva a farsi un viaggio gratis lungo il Nilo, smembrato in pezzi. Con il polso della nurse ancora ben stretto, si assicurò di rotolare il più vicino possibile ad una delle sue compagne...e centrò in pieno la sua rotula con il bisturi della tizia a cui stava tenendo il polso, manovrando sapientemente il suo braccio! Le compagne subito si fecero sotto per vendicare l'affronto, ma Ahmir riuscì a sgattaiolare fra le gambe della nurse ferita, cavandosi momentaneamente dall'impiccio.
Ebbe giusto il tempo di rimettersi in piedi. Furenti per essere state giocate proprio sul più bello, le infermiere si erano lanciate all'attacco come un'orda barbarica. Non stavano più giocando, era chiaro, volevano semplicemente smembrarlo senza tanti complimenti.
Era ora. Ora o mai più. Avrebbe finalmente raggiunto il potere che tanto agognava, oppure sarebbe morto in quella topaia (nel senso letterale del termine). Non poteva scappare, e la porta bianca serrata alle sue spalle era molto emblematica in questo senso. Chiuse gli occhi per un istante, cercando di percepire al suo interno questa tanto sospirata forza. Aveva detto che non gliene fregava nulla di morire, ma era davvero così? Poteva davvero rinunciare a quel sommo potere così mestamente sfiorato, proprio ora che sembrava alla sua portata?
Sentì crescere dentro di sé una sorda rabbia. No, non era il caso di morire in un modo così trash...se non altro per non sentire la celestiale risata di Black Centaurus mentre si godeva un primo piano delle sue budella! E lo avrebbe dimostrato presto...visto che la prima nurse era molto vicina!
La tizia tentò il classico affondo, che Ahmir tentò di schivare per poi prenderla alle spalle...con successo. Quasi senza nemmeno rendersene conto, l'ex guerrigliero si trovò alle spalle della nurse, prontamente purgata prima da un colpo del calcio di pistola sulla nuca e poi da una stretta mortale, che in pochi secondi ebbe ragione del suo collo.
Il tutto era avvenuto così velocemente che nessuna delle pur vicinissime altre arpie aveva potuto muovere un muscolo. Possibile? Da quando in qua era così veloce? E così forte da poter spezzare un collo umano in pochi istanti?
Al diavolo le domande, ci sono riuscito! In qualche modo, questo maledetto Cosmo devo averlo risvegliato! E ora sotto con le altre...
Tre carampane gli furono immediatamente addosso, ma ora stranamente i loro movimenti gli apparivano scandalosamente lenti, come se fossero sott'acqua. Si abbassò per evitare il bisturi della prima, per poi approfittare della sua posizione per sferrarle un uppercut così potente da sfondarle la mandibola, il palato e buona parte del cranio frontale. Nel frattempo la sua compare aveva tentato di approfittarne per trafiggergli il cuore, ma Ahmir aveva dapprima opposto la pistola, facendole volare via il bisturi, per poi trafiggerle lo stomaco con la canna dell'arma. Sarebbe morta lentamente fra mille convulsioni, avvelenata dai suoi stessi succhi gastrici. Il tempo di levare la pistola dallo stomaco della tizia che la terza si era già fatta sotto, mirando ai suoi occhi. Ahmir si abbassò leggermente e la prese per il polso, prolungando il suo movimento in modo da sbatterla contro le arpie più vicine per farle indietreggiare. Infine, con la terza assalitrice a terra, Ahmir le fu subito sopra e le sfondò senza troppi problemi il cuore con la canna della pistola.
Fuori quattro...
In questa triplice esecuzione l'aveva avvertito chiaramente. Una strana sensazione di calore che lo pervadeva e lo faceva sentire stranamente bene, al di là del dolore fisico per le ferite subite e al di là della frustrazione per la sua situazione. Una sensazione di potere. Una meravigliosa sensazione di potere. Ahmir non si era mai drogato in vita sua, ma ora credeva di capire cosa ci provasse di bello chi faceva uso di sostanze stupefacenti.
Altre cinque carampane si stavano avventando su di lui, furiose per la morte delle compagne. Ad Ahmir venne un'idea curiosa, in un lampo di creatività. Mise la sicura alla pistola e la fece roteare attorno al suo dito indice, infilato sul grilletto, cercando di donarle più velocità angolare possibile...e infine la scagliò in avanti, quasi fosse uno shuriken. Incredibilmente la velocità angolare impressa alla pistola risultò così elevata da spappolare all'istante il cranio di una delle cinque arpie. Ne restavano quattro...esattamente il numero delle vittime già mietute. Con un repentino movimento, Ahmir raccolse tutti e quattro i bisturi delle defunte. Quando ebbe finito, le tizie stavano ancora cercando di muovere i due passi che le separavano da lui. Possibile che gli apparissero così lente? O forse lui era diventato incredibilmente veloce?
Si avventò su di loro senza paura, inebriato da quella sensazione di potenza. Alla prima recise la gola, alla seconda piantò il bisturi nell'occhio, la terza venne atterrata con una potente spazzata prima di ritrovarsi entrambi i reni brutalmente spezzati, mentre alla quarta scivolò alle spalle per poi piantare il pugnale chirurgico proprio nel bel mezzo della colonna vertebrale.
Fuori nove!
La prossima ondata era di altre cinque componenti, visto che la nurse cui aveva ficcato un bisturi nella rotola si trascinava claudicante qualche metro dietro le altre. Era rimasto senza armi...ma ne aveva davvero bisogno, con quella potenza paurosa che sembrava scorrergli nelle vene e gasarlo sempre di più?
Si avventò verso due delle nurse con entrambe le braccia aperte, come ad eseguire un double lariat. Quando fu loro vicino, strinse prepotentemente entrambe le braccia attorno ai loro colli. Il doppio "crack" che annunciava il cedimento dei due canali vertebrali fu questione di istanti. La terza tentò di vendicare le compagne, ma fu preceduta da un potentissimo pugno di Ahmir, tale da trapassarla da parte a parte. La quarta tentò di approfittare del braccio incastrato per colpirlo alla gola, ma Ahmir la sorprese con un calcio volante (in tutto e per tutto simile a quello tentato in precedenza, almeno in teoria) che le trapassò il cranio. L'ultima del gruppo tentò di aggirarlo e arrivargli alle spalle, ma il guerriero del Corno d'Africa riuscì ad inchiodarla con una spallata in corsa tale da farla finire letteralmente impalata contro la parete.
Restava solo l'ultima, quella già azzoppata, talmente lenta che probabilmente non avrebbe rappresentato un problema nemmeno senza bruciare il cosmo. Venne sfiorato dall'idea di spezzarle solo gli arti, senza ucciderla, in modo da lasciarla soffrire il più possibile. Ricordò però l'accenno di Black Centaurus alle "altre", e pensò che per non rischiare era meglio farla finita senza troppe cerimonie. Prese quindi la rincorsa e la trafisse da parte a parte con una testata degna di un missile terra-aria.
E con questa sono quindici...
Passata la sbornia del combattimento, realizzò la sua impresa. Con il primo accenno di cosmo era stato in grado di eliminare quindici avversari armati, senza nemmeno prendersi la briga di sprecare un solo colpo della sua pistola. Sorrise sornione, scandendo ad alta voce:
- Allora? E' stato di vostro gradimento lo spettacolo, madame? Spero di aver fatto il mio dovere di bestia da circo, intrattenendo il piacere di Vostra Signoria per questi pochi minuti. Ah, per inciso, se te lo stai chiedendo: sì, continuo pervicacemente a trovare tutto ciò dannatamente divertente. E no, non credo che la tua perversione sia finita qui, dolcezza. -
Ridacchiando compiaciuto, cercò di recuperare la pistola, la lampada e i 15 bisturi (che di certo avrebbero potuto tornare utili in qualche modo), aspettando la risposta di quella dolce, tenera, angelicata creatura.
 
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Elle¬
view post Posted on 15/6/2012, 13:05




Quindici minuti, non male per un novellino...senza contare inoltre che sei la seconda persona che è stata in grado di non tirare le cuoia lì dentro. Forse non sei proprio uno scarto come pensavo...ma ne hai ancora di strada da fare, poco ma sicuro.

Prosegui per il tunnel ancora per parecchio tempo; Di tanto in tanto incontri ancora un paio delle simpatiche amichette di Black Centaurus, ma che questa volta riesci a mettere K.O con relativa facilità, un po' grazie al cosmo, un po' grazie ai bisturi che hai saggiamente deciso di portare con te. Mano a mano che incedi, i cadaveri e i monconi non fanno altro che aumentare e cominci a notare dei veri e propri lembi di pelle sparsi a terra. Chissà perchè, poi. Alla fine del corridoio troverai una porta identica a quella da dove sei entrato, dietro la quale si trova un'altra stanza: diversamente dalla prima, questa è perfettamente illuminata...sarà forse per l'immenso numero di fiaccole accese e appese alle pareti rocciose, o forse per l'enorme camino che sta alla tua destra. Per terra, disseminati in modo irregolare per tutta la stanza, cadaveri bruciati, scorticati e menomati, letteralmente inchiodati a terra...tutti protesi verso il centro della stessa. Vi è un piedistallo in oro, finemente decorato, sopra il quale si trova la tua cloth. E' finita dunque? Ma certo che no. Non appena muovi un passo verso di essa, i corpi senza vita si animano, cominciando a dimenarsi senza tuttavia riuscire ad alzarsi dal pavimento.

Sei arrivato, coraggio. Vai avanti, sta' attento agli zombie e prendi la cloth. E' tua, te la sei meritata.

La black usa un tono neutro, non riesci a capire se dice sul serio o meno. Che fai?

Add finito? Ma anche no ù.ù Ovviamente, il tuo pg questo non lo sa, e sta a lui capire se la black dice la verità o meno xD; tocca la cloth e succede qualcosa, non toccarla e, sicuramente, ne succede un altra :3


 
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view post Posted on 15/6/2012, 14:07

Hiso Byaku Renge

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Ho ancora molta strada da fare, dici? Bene, e allora...camminerò!
Esclamò Ahmir, entusiasta come un bambino, improvvisando addirittura una grottesca capriola in mezzo ai cadaveri. Ma siamo proprio sicuri che il pazzo in famiglia fosse Rahab?
Il trasferimento da una stanza all'altra non comportò troppi problemi. La prima cosa che vide furono i curiosi zombie inchiodati a terra.
Ancora zombie??? Questa qua deve aver avuto l'infanzia turbata da qualche vicino cattivo*, mi sa...
Dall'alto di quale pulpito Ahmir Mahal si potesse mettere a sindacare sulle infanzie altrui, questo lo sapeva solo lui. In compenso la sua ultima frase lo lasciò molto, molto, molto perplesso. Esaminò per un momento la situazione, per poi scandire ad alta voce il suo responso:
- Ehy, bellezza, ma non ne avevo 'ancora di strada da fare'? Vorresti farmi credere che faresti finire tutto così, senza alcun pathos, senza alcuna prova finale degna di questo nome? Nah, ci credo poco. Tanto per cominciare, punterei un paio di piastre sul fatto che toccando l'armatura gli zombie verrebbero liberati, dato che anche solo avvicinandosi ad essa i carissimi si muovono...ma sono sicuro che hai qualcos'altro di estremamente divertente in serbo per me, non è così? -
Ahmir si avvicinò allo zombie più vicino, concentrandosi per richiamare ancora una volta il cosmo...e assestargli due pugni, uno in corrispondenza del cranio e l'altro del cuore. Il suo obiettivo era quello di ripetere la procedura con tutti gli zombie presenti, senza toccare l'armatura. Sempre che qualcos'altro non fosse successo nel frattempo, beninteso.

*Ovviamente questo pensiero è un tributo alla serie di Resident Evil, visto che siamo in tema X°D
Quanto alla piastra, è un centesimo di sterlina sud-sudanese ;)
 
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Elle¬
view post Posted on 15/6/2012, 15:39




Ripetere la procedura con tutti gli zombie presenti?

Pessima idea.

All'improvviso, tutti i cadaveri prendono fuoco sotto i tuoi occhi. Ancora un giochino di Black Centaurus? Probabile. Magari potresti chiederlo all'enorme ammasso di fuoco dalla forma umanoide che sta prendendo forma proprio davanti a te.

Questo mio amico è qui per farti imparare a controllare come si deve il tuo potere. Usalo con un briciolo di intelligenza, va bene, chéri?

Ok, ennesima prova per Ahmir xD Il mio amico è a energia bronzea, tu considerati come una bronzea non piena. Puoi cominciare a usare delle tecniche, il duello lo gestisco io :*
 
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view post Posted on 15/6/2012, 18:18

Hiso Byaku Renge

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Ahmir restò a guardare lo spettacolo con aria piuttosto interdetta, come se si stesse chiedendo effettivamente a quali assolute vette di trash potesse mai arrivare quella donna. Sicuramente stavolta non sarebbe bastato qualche cazzotto a caso, e a dir la verità la cosa preoccupava un poco l'aspirante black saint. Tuttavia per niente al mondo avrebbe mai dato alla signorina la soddisfazione di mostrarsi preoccupato, quindi anche stavolta rispose con un sorriso sgargiante:
- Grazie dell'imbeccata, bambola! A dir la verità non aspettavo altro da quando mi hai così cavallerescamente salvato.... -
Il suo volto passò quasi subito ad un'espressione concentrata: aveva imparato che, per quanto ridicoli potessero apparire quegli ostacoli, non era assolutamente il caso di sottovalutarli. Avrebbe dovuto imparare il suo potere...ma quale diamine era??? Non ne aveva proprio idea...
Considerò per bene l'avversario. Non era il caso di provare ancora di andare di cazzotti, pena ritrovarsi arrosto più del "pollo" che rappresentava la sua cloth predestinata. I suoi movimenti non sembravano inoltre "al rallentatore" come quelli delle simpatiche nurse, ma anzi parevano piuttosto veloci.
Chiuse gli occhi, cercando di trovare la concentrazione che prima gli aveva permesso quella forza straordinaria. Frugò dunque sulla tasca, tirandone fuori i 15 bisturi, e...li lanciò alla velocità maggiore possibile contro quella cosa. Non credeva certo che avrebbero potuto fargli granché, ma...distrarlo tanto da permettergli di aggirarlo e arrivare alle sue spalle, quello forse sì.
In quei pochi istanti infatti gli era venuto un lampo di genio. Se l'appartenenza all'ordine dei Black Saint veniva determinata dal possedere o meno l'armatura, forse era proprio a questa che doveva rivolgersi per conoscere i "colpi" di cui andava millantando Black Centaurus. Peccato che questa si trovasse alle spalle del gigante. Ecco il motivo per cui gli aveva lanciato contro i bisturi, per poi partire in una corsa disperata per aggirare il gigante, senza staccare gli occhi dalla cloth...
Ma che...???
Tutto d'un tratto, senza nemmeno aver percorso due passi, Ahmir si ritrovò già alle spalle del gigante, dinnanzi alla cloth. Che diamine era successo??? Possibile che avesse corso così veloce che nemmeno lui se ne fosse reso conto? Oppure che si trattasse di qualche fenomeno paranormale? Magari...il suo potere, perché no! In fondo quella dolce donna che lo stava così amorevolmente addestrando era in grado di maneggiare un evento tipicamente paranormale come l'autocombustione, perché lui non avrebbe potuto invece conoscere la telecinesi?
Non era comunque il caso di starci a riflettere più di tanto, per quanto non avesse precisamente una faccia sveglia il gigante si sarebbe sicuramente accorto del suo spostamento. Si avvicinò quindi all'armatura di Black Phoenix, toccandola...e da questa stranamente si staccarono alcune piume situate sulle tre code, esattamente come fosse un pollo che perde le piume.
Possibile?
In fondo, se quell'armatura davvero gli apparteneva come era fermamente convinto, perché non avrebbe dovuto aiutarlo, indicandogli la via per sviluppare il suo potere? Ahmir raccolse le piume, al contatto con le quali sentì una strana sensazione. Chissà perché, ebbe la sensazione che se le avesse lanciate contro il gigante, queste sarebbero state molto più efficaci di qualsiasi bisturi. Perché non provare?
Ancora una volta raccolse tutto il cosmo che sentiva sempre più distintamente ardere dentro di sé, concentrando quella sensazione sulle proprie mani. Chiuse le piume raccolte fra i propri pugni, per poi liberarle in direzione dell'ammasso di fuoco.
- Blood Feathers! -
Che diavolo aveva detto? "Piume insanguinate"? Che significava? Perché l'aveva detto? Non lo sapeva. Era stata una cosa spontanea, come se in realtà l'avesse sempre saputa. Sentì il cuore battere forte dentro il suo petto, mentre le piume nere volavano verso il gigante quasi fossero spinte da un vero e proprio tornado. Non aveva idea di cosa gli avrebbero fatto, ma aveva la matematica certezza che quello fosse uno dei suoi colpi. Lo sentiva.
 
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Elle¬
view post Posted on 16/6/2012, 09:57




Ti ho detto di usare il tuo potere con intelligenza, non di lanciare attacchi a caso! dice stizzita la Black

Le piume volano inesorabili verso il nemico, il quale per tutta risposta non si preoccupa nemmeno di scansarle, come fatto con i bisturi in precedenza. Le piume metalliche aderiscono al corpo del mostro, incendiandosi all'istante...e, di fatto, non fanno altro che andare ad aumentare la già consistente massa di fuoco, almeno in apparenza. Chissà perchè hai la sensazione che un lieve gemito sia giunto alle tue orecchie e che l'origine sia il gigante stesso.

Concentrati, maledizione. C'è gente che ha sconfitto quel coso in meno tempo di quanto ce ne stia mettendo tu ora!

Non sai se dice la verità o è solo un'altra delle sue frecciatine per spingerti a fare di meglio, ma ti conviene non preoccupartene, per il momento. Senza muoversi di un solo centimetro da dove l'hai lasciato, il mostro sferra la sua offensiva. Si tratta di un attacco semplice quanto infimo e subdolo: se Ahmir non si sposterà da dov'è finirà sicuramente abbastanza male, quasi letteralmente divorato dalle fiamme che il gigante farà esplodere sotto i suoi piedi.

Attento allo spreco di cosmo, mi raccomando.

Spreco di cosmo? Cosa intende dire? Non lo sai ma ti conviene inventarti qualcosa alla svelta per mettere fuori gioco il bestione, possibilmente prima che la leggera sensazione di stanchezza che cominci a provare diventi insostenibile.
 
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view post Posted on 20/6/2012, 23:42

Hiso Byaku Renge

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Il richiamo iniziale della maestra (se così si poteva definire) infastidì parecchio Ahmir:
Che diavolo pretendi? Che lo scomponga in singole particelle???
Fu però paradossalmente la seconda frase, che teoricamente ribadiva semplicemente il concetto espresso con la prima, a fargli passare del tutto l'irritazione.
Ah sì??? C'è gente che ha sconfitto quel coso in meno tempo??? Ma mica ero il secondo uscito vivo dalla prova delle nurse???
Il sudsudanese si calmò, recuperando il suo consueto sorrisetto che sembrava chiamare schiaffi da tutte le direzioni. L'unica spiegazione alle continue contraddizioni della tipa è che stesse cercando in qualche modo di spronarlo, di stimolare il meglio da lui, nonostante facesse tanto la sgargiante. Poteva deluderla? Certo che no, e non tanto per il fatto che altrimenti sarebbe morto, ma più che altro perché avrebbe voluto dire dare ragione alle sue acide ironie...
L'ultimo avvertimento della black silver fu riguardo allo spreco di cosmo. Aveva dunque perfino il cosmo contato, come la benzina??? Fantastico!
Non pensarci e cerca di elaborare un piano, vecchio barbone! A quanto pare contro questo...coso qua, gli attacchi fisici sono completamente inefficaci. Le piume non fanno altro che alimentarlo, e se la mettessi sul piano dei cazzotti come contro le Nurse mi brucerei e basta. Che diavolo mi rimane???
L'affare si faceva sempre più vicino, ma stranamente Ahmir non era per niente impaurito. Del resto aveva scoperto di essere velocissimo negli spostamenti, anzi prima gli erano parsi addirittura immediati.
Un momento: che avevo pensato prima? "Scomporre in singole particelle"...e se fosse proprio questa la via? Se sono capace di usare la telecinesi, un bel teletrasporto fuori dalla palle potrebbe essere un'ottima cosa. Anzi, meglio ancora...
Un'immagine sfocata passò davanti ai suoi occhi. Un luogo che non aveva mai visto in vita sua, un vulcano ardente ben attivo che aveva tutta l'aria di essere l'anticamera degli Inferi. Possibile? Ancora una volta cercò conforto dall'armatura, staccando dalle code un paio di piume. L'immagine si fece molto più nitida. Si sentì sicuro: sì, probabilmente proprio quella era la via.
Nel frattempo il "coso" si era fatto vicinissimo. Come scosso da uno stato di catatonia dilagante, Ahmir gli si precipitò contro, scattando come se volesse passargli fra le gambe. Fu un momento: prima che la manovra suicida potesse concretizzarsi, Ahmir sparì letteralmente dalla circolazione e ricomparve sul soffitto, qualche metro sopra il coso. Sperando che quest'ultimo non avesse la prontezza di riflessi per accorgersi della sua nuova posizione, Ahmir agì d'istinto: puntò entrambi gli indici contro la creatura, materializzando negli stessi il suo desiderio di trasportarlo altrove.
- PHOENIXECUTION!!! -
Gridò, senza nemmeno accorgersene. In quel momento dagli indici scaturirono due raggi oscuri, che poi si unirono in un'unica cometa oscura in viaggio verso quella "cosa". Non sapeva come né perché, ma aveva la certezza matematica che se quell'attacco avesse raggiunto l'agglomerato di cadaveri, questo sarebbe stato scomposto in singole particelle e ricomposto proprio nel ventre del vulcano che gli era apparso in visione, giusto il tempo di venire nuovamente e definitivamente disciolto dalla lava.
Nel frattempo aveva orientato il suo corpo in modo da planare elegantemente alle spalle della struttura umanoide, quasi fosse un vero e proprio volatile.
 
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Elle¬
view post Posted on 21/6/2012, 16:33




Quasi come se ti avesse letto nella mente, arriva un'altra secca risposta della black

Sì, sei il secondo uscito con qualche taglietto dalle nurses, e il secondo ad affrontare questo ammasso di fuoco! Lo faccio per spronarti? Sì. Ma sta di fatto che stai perdendo più tempo di quando ce ne impiegai io durante il mio addestramento per quella cazzo di cloth! Sbrigati ad uscire di lì, maledizione!

Per qualche strano motivo, il suo tono ti sembra, oltre che irritato, quasi preoccupato. Le lingue di fuoco fatte esplodere dal gigante poco prima, arrivano velocemente al soffitto dove ti trovi, procurandoti solo qualche leggera ustione in svariate parti del corpo. Anche questa volta, la tua offensiva non va completamente a segno, andando a colpire e a teletrasportare solo la metà del gigante.

Hai scoperto i tuoi poteri...ora usali per salvarti la pellaccia.

Che cosa intende dire? Lo scoprirai molto presto.

Ok, metti fuori gioco la metà del gigante che è rimasta in piedi con un altro duellino autoconclusivo; occhio a quantificare bene i danni ù.ù Unica "restrizione": alla fine del post riesci a teletrasportarti in un altro posto (non psecificare quale che ci penso io) dove cadi a terra privo di sensi.
A te ^^


 
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14 replies since 13/6/2012, 19:05   215 views
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